La tecnologia blockchain è particolarmente versatile e, nonostante sia conosciuta per lo più in relazione alle criptovalute, il suo utilizzo può consentire la realizzazione di progetti molto interessanti e capaci di destare l’interesse non solo degli esperti del settore, ma del grande pubblico in generale.
Tra tali progetti c’è per l’appunto Aave, con la sua relativa valuta digitale, che nelle ultime settimane è salito alla ribalta dell’opinione pubblica per la sua capacità di espletare una tipologia di finanziamento senza bisogno di intermediari finanziari di alcun genere. Andremo ora a vedere nel dettaglio cosa sia Aave e quali siano le sue modalità di funzionamento.
Cos’è Aave
Aave fa parte delle principali reti DeFi, cioè di finanza decentralizzata, presenti nel settore delle criptovalute ed è proprio in virtù di tale fattore che è possibile capirne la natura. In termini pratici, infatti, Aave non è altro che un protocollo mediante cui poter prestare e/o ricevere valuta digitale in prestito, utilizzare la criptovaluta nativa per le fee e versare collaterali ovviamente in forma digitalizzata.
Abbiamo parlato di protocollo, però volendo fornire una definizione ancora più intuitiva, possiamo dire che Aave si configuri come una piattaforma P2P totalmente digitalizzata in cui gli utenti possono accedere a prestiti di criptovaluta da parte dei depositari in maniera semplice e più veloce rispetto a quella di un finanziamento tradizionale.
A fronte di tale dettaglio, magari, l’utente più esperto potrà ricordarsi del progetto ETHLend basato sulla blockchain di Ethereum, le due realtà, però, per quanto simili, differiscono su sostanziali dettagli. Nonostante si trattasse di un progetto rivoluzionario per l’epoca, parliamo del 2017, ETHLend ha sempre peccato in un aspetto fondamentale, quello di far incontrare domanda e offerta, e così dopo poco tempo il progetto cadde nel dimenticatoio.
Dalle ceneri di ETHLend nacque Aave, la quale però non si è limitata a perfezionare e ottimizzare il portale precedente, ma ha infuso in esso tutta una serie di funzionalità tali da renderlo uno dei progetti più interessanti dell’anno.
Per completezza d’informazione occorre ricordare come per Aave si faccia riferimento sia al protocollo stesso inteso come norme di funzionamento di un determinato sistema sia il token crypto nativo, Aave Coin, che può essere utilizzato all’interno della suddetta rete o in alternativa come semplice mezzo di retribuzione.
Come Funziona
Avendo già spiegato come il termine Aave possa essere riferito a due realtà strettamente connesse tra di loro, per comprenderne meglio il funzionamento iniziamo dal protocollo di riferimento. Il sistema promosso da Aave prevede la presenza di una funzione imprescindibile, quella del pool di prestatori. Tramite tale funzionalità, tutta la liquidità circolante nel sistema viene bloccata dai legittimi depositari, in qualità di creditori, così da poter essere messa a disposizione dei richiedenti, in qualità di debitori.
Si capisce quindi come lo scopo principale di Aave sia proprio quello di fornire liquidità mediante valuta digitale a chiunque ne faccia richiesta, una sorta di finanziamento digitale per così dire. Ovviamente il creditore riceverà degli interessi relativamente alla cifra che deciderà di mettere a disposizione.
Nel momento stesso in cui un determinato quantitativo di fondi viene preso in prestito, Aave farà in modo di creare dei token, denominati aToken, in quantità direttamente proporzionale alla valuta digitale ottenuta dal debitore. Tramite i token il creditore potrà maturare gli interessi che gli spettano e che sono calcolati automaticamente.
Ovvio come un sistema simile non possa essere messo in pratica senza che non ci sia una congrua correlazione tra domanda e offerta, per questo Aave ha pensato di creare un meccanismo di premialità che favorisce l’incontro tra le due parti.
Domande e/o dubbi potrebbero sorgere in termini di sicurezza, però Aave possiede uno specifico algoritmo di autoregolazione grazie al quale si avranno collaterali come forma di garanzia del prestito e un punteggio per il debitore così da individuare quello più meritevole di fiducia.
Di particolare importanza è la presenza di un tasso di interesse autoregolamentato capace di adeguarsi perfettamente al mercato di riferimento e di mantenere stabile il rapporto di equilibrio tra domanda e offerta.
Per quel che riguarda il token vero e proprio, Aave Coin, questo viene utilizzato all’interno della piattaforma per remunerare gli interessi accumulati e per premiare gli utenti che decidono di partecipare immettendo liquidità. Tecnicamente si può parlare di utility coin, perché il suo valore è direttamente proporzionale al suo progetto di riferimento.

Caratteristiche del Progetto e Funzionalità
Il successo prima mediatico poi operativo di Aave è naturalmente il risultato di tutta una serie di caratteristiche e funzionalità di cui dispone, ma quali sono quelle principali?
Essendo lo scopo primario di Aave quello di realizzare una sorta di finanziamento digitale pratico e veloce facendo incontrare utenti alla ricerca di un prestito con altri utenti con eccesso di liquidità, è ovvio come la peculiarità principale riguardi propriamente i prestiti.
Nello specifico, Aave vede la presenza di prestiti con automatch. Trattasi di un sistema guidato da uno specifico algoritmo, grazie a cui coloro che necessitano fondi, i prestatori, vengono messi in contatto con i creditori più congeniali per le loro esigenze. Tale funzione ricopre un ruolo fondamentale, perché evitare il ripetersi di scenari come quelli accaduti in passato per ETHLend e al contempo favorisce una distribuzione più uniforme sia delle retribuzioni sia dei rischi.
Altra caratteristica molto importante del progetto è quella dello score. Si tratta di una sorta di punteggio personale, un health score, attribuibile a coloro che fanno richiesta di liquidità. In questo modo sarà possibile identificare gli utenti maggiormente degni di fiducia e consentirà un clima di pacifica e proficua collaborazione nella community.
Poi si potrebbe citare il pieno supporto a numerose stable coin. Le stable coin, infatti, sono valute digitali appositamente studiate e realizzate per corrispondere un rapporto 1:1 con il dollaro USA e al contempo ridurre al minimo ogni eventuale fluttuazione di mercato. Aave, in virtù di questo supporto a valute come USDC, USD, etc, consente agli utenti di immettere liquidità senza preoccuparsi troppo dell’andamento del mercato.
Infine, possiamo citare un fattore di rilevanza vitale, soprattutto in questo settore, quello cioè della trasparenza. Aave, infatti, è un progetto completamente open source, il che vuole dire che non solo la documentazione ufficiale è consultabile attraverso l’apposita sezione, ma anche il codice sorgente stesso è liberamente visionabile sulla nota piattaforma GitHub.
Il Token Aave
Il token nativo Aave viene impiegato all’interno della piattaforma come forma di remunerazione da erogare ai partecipanti alla rete e ai prestiti e soprattutto come forma di governance. Tutti gli utenti con a disposizione il suddetto token, infatti, possono liberamente rivolgersi sul portale specifico Aave Improvement Proposal e da qui esporre le proprie idee o migliorie per perfezionare l’’intero ecosistema.
Si tratta di una politica usuale nei progetti di finanza decentralizzata, ma che tuttavia mette in risalto la bontà dei propositi aziendali nei confronti degli utenti sia essi in qualità di debitori sia di creditori.
Si ricorda ancora come, al deposito di una determinata criptovaluta da parte di un utente, il sistema creerà un quantitativo di aToken proporzionale a quello della valuta digitale e proprio tramite i token potrà maturare gli interessi.
Blockchain
La tecnologia blockchain è quella su cui si basa il progetto Aave e la sua versatilità la rende ideale per favorire l’operatività stessa della piattaforma. Ovviamente per poter concretamente operare, sarà necessario munirsi di un wallet che andrà poi collegato al proprio conto.
Aave fortunatamente garantisce un pieno supporto alla pressoché totalità di wallet presenti sul mercato, in alternativa offre all’utente la possibilità di poter depositare fondi e riscuotere interessi tramite il nativo wallet web 3.0.
Wallet Compatibili
Specificatamente all’argomento wallet, Aave mette a disposizione degli utenti ben 3 possibilità tra le quali optare.
La prima vede la presenza dei wallet temporanei appartenenti a quegli exchange che supportano il progetto Aave. In questi wallet sarà possibile depositare senza alcun problema tutti gli aToken guadagnati.
La seconda è una soluzione che premia la mobilità e si configura come un’applicazione mobile con supporto al protocollo ERC.
La terza e ultima risulta particolarmente preziosa in termini di sicurezza, prevede infatti un hardware wallet con modulo per Ethereum in maniera tale da conservare i propri token su un supporto fisico esterno.
Mining
Aave, a differenza delle criptovalute, si affida a una tipologia differente di mining, chiamato Liquidity Mining. Trattasi di un particolare sistema in base al quale non sarà necessaria un grande potenza di calcolo per generare quella ricompensa erogata tramite valuta digitale, ma basterà procedere con l’attivazione di una specifica funzione grazie alla quale erogare liquidità mediante pagamento dell’interesse.
Previsioni per il Futuro del Progetto
Quale futuro per Aave? Certamente alla luce dell’attuale gestione di circa 5 miliardi di controvalute in dollari sarebbe facile azzardare delle prospettive di crescita più che rosee, le sfide però non mancano.
Tra queste la principale è certamente il rapporto della finanza decentralizzata con quella tradizionale centralizzata, tuttavia la piattaforma sembra godere di una certa periodicità di aggiornamento e le funzionalità via via implementate nel tempo riescono a sposarsi sempre più con le esigenze degli utenti.
In generale, comunque, Aave sembra destinata a un futuro di ulteriore crescita e consolidamento sul mercato, anche in virtù di una precisa strategia e visione aziendale che sinora non ha sbagliato un colpo.
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